sabato 23 maggio 2009

15 anni di Emergency

Emergency compie 15 anni.
Dal primo intervento di un team di chirurghi durante la guerra civile in Ruanda alla creazione di un Centro regionale di cardiochirurgia in Sudan, passando per alcuni dei paesi più disastrati al mondo: Cambogia, Iraq, Sierra Leone, Sudan, Repubblica Centrafricana, Afganistan.
E un intervento anche in Italia, con un Poliambulatorio a Palermo che offre assistenza specialistica e gratuita ai migranti e alle persone in stato di bisogno.
Dalla chirurgia di guerra alla ostetricia, perché vittime di guerra non sono solo i feriti, ma anche tutti coloro che a causa della guerra vedono negato il diritto fondamentale a essere curati. Dal 1994 a oggi, costruendo e gestendo ospedali, centri pediatrici, centri di riabilitazione, posti di primo soccorso, centri sanitari, un centro di maternità e un centro cardiochirurgico in 14 paesi, Emergency ha portato cure a oltre 3.200.000 persone proponendo un modello di intervento umanitario cheha che ha nella qualità, nell’uguaglianza e nel rispetto i suoi fondamenti.
Dopo 15 anni di esperienza, Emergency ritiene che la guerra sia la più grande tragedia di salute pubblica. Curare le vittime è una terapia d’urgenza sicuramente necessaria: una delle poche possibilità di evitare la guerra è praticare tutti i diritti umani, e in particolare il diritto alla salute, per tutti gli esseri umani.
Un’importante testimonianza arriva in questi giorni da Washington: «In Afganistan la via che può portare alla pace passa anche dalla capacità del Paese a fornire un’adeguata assistenza sanitaria alla popolazione, e da questo punto di vista quello italiano di Emergency può diventare "un modello" nell’ambito della nuova strategia in Afganistan voluta dall’amministrazione americana» (ANSA 12 maggio). L’ha detto a Washington il ministro della Sanità afgano, Sayed Mohammad Amin Fatimie a esponenti dell’amministrazione Obama.
Emergency

giovedì 21 maggio 2009

Cose che vale la pena sapere 2

Slow Food in due parole
Terra Madre

Terra Madre è una rete costituita da tutti coloro che vogliono preservare e promuovere metodi di produzione alimentare sostenibili, in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione. Al centro del loro impegno c’è un’attenzione particolare per i territori, per le varietà vegetali e le specie animali che nei secoli si sono adattate ai diversi ambienti naturali. Giorno dopo giorno, la famiglia di Terra Madre si allarga, si arricchisce e si organizza per meglio tutelare prodotti e culture gastronomiche locali. Le comunità del cibo di Terra Madre danno concretezza all'idea di qualità di Slow Food, basata su tre concetti: buono, pulito e giusto.Terra Madre è un progetto di Slow Food, frutto del suo percorso di crescita, concepito per proteggere, sostenere e dare voce ai piccoli produttori, ma anche per cambiare il sistema che li danneggia, unendo le forze di tutti coloro che – con le proprie scelte quotidiane – possono influenzare le politiche future: consumatori, chef e cuochi, scuole, enti di ricerca, organizzazioni non governative, associazioni, giovani... Perché solo moltiplicando azioni locali con una visione globale, si potrà avere un impatto significativo.
Per maggiori informazioni:www.terramadre.org

venerdì 8 maggio 2009

Valutazione del corso e non solo..

Il corso fa i'panico, non c'è niente da dire: se ti interessi di ciò di cui parla il prof. sei a cavallo, se non te ne frega niente almeno risparmi tempo per lo studio, se sapevi usare il computer è stata una passeggiata, se non lo sapevi usare hai imparato ad arrangiartici e via dicendo..


Insomma sul corso c'è poco da dire: sono stata coinvolta in diverse discussioni avvenute a giro per i blog della blogoclasse, anche se per il fatto che un sacco di gente ha detto la sua io non ho commentato praticamente niente; non posso farci niente, sono fatta così, leggo tutto, mi interesso di tutto, se faccio qualcosa mi ci metto con tutta me stessa..ma se non c'è bisogno di dire quello che penso me lo posso benissimo tenere per me. Sono inoltre contenta per il fatto che il prof. non ci ha spiegato proprio niente sulle solite cose da corso di informatica, e come si usa excel e icche è un software e una marea di cose secdondo me poco utili, mi spiego meglio: secondo me se uno non ci si mette al computer e si mette a curiosare un po' specialmente su internet, è inutile che si iscriva ad un corso di base di informatica [poi ci sono quelli seri di corsi, per usare programmi complicatissimi o per fare programmazione, ma questa roba la lascio a chi ce ne capisce qualcosa (perché io no ne capisco proprio niente!!)], ovvero la mia simpatia va al prof. che ci ha fatto mettere la testolina nel mondo di Pubmed, Medal e Delicious.


Sul blog ho qualcosa da dire, nel senso che dò un'autovalutazione del mio blog: non mi convince. Sono stata troppo tempo ad occuparmi della grafica e di scrivere su qualcosa di interessante e sugli assignment, ma mi sono dimenticata che volevo parlare di me: non ci sono io in questo blog! E la persona a cui tengo di più al mondo oggi me ne ha fatto rendere conto (e questo non è un modo per chiedere scusa ma solo per dire, al solito, "hai ragione"). Non è che abbia fatto tanto di più che una copia migliorata del blog che già avevo su live spaces..quell'obrobrio con le foto stupide.. Comunque c'è la bella notizia che il blog non finisce qui e che volendo ho tutta la vita per migliorarlo; fino alla laurea per farmelo valutare dal prof.;)
Tuttavia un'ultima precisazione sul "piccola cogliona sempre fregata da tutti":
  1. ..sono riuscita a farmi piantare anche da i'nanna..
  2. tutte le volte che mi telefonano i call center delle compagnie telefoniche e altre cazzate simili non so mai che dirgli, così mi richiamano, e a volte faccio anche i questionari
  3. sono socia di mondolibri
  4. dò ripetizioni a ragazzi a cui non gliene frega niente di migliorare
  5. mi sono spesso fatta mettere i piedi in testa dalla mi mamma..
  6. ..e anche dalla mia cugina di 11 anni
  7. ..ci metto anche il progetto co i'fabbri; e zio giarry??
  8. ed infine, amore mio, mi hai fregato anche te, sennò a quest'ora non ero così persa di te..

E 'mobbasta (però ho scritto qualcosa su di me;)).