martedì 24 marzo 2009

La scolarizzazione

Premetto che ancora non ho finito di leggere l'articolo del prof., sono a malapena a metà, e mi sono sforzata di andare avanti invece di fare quello che sto facendo adesso, cioè fermarmi e scrivere la mia sul mio blogghino.
Per ora voglio dire la mia sul discorso della scolarizzazione (che sono sicura che comunque andrà avanti anche nelle pagine dell'articolo che ancora non ho letto): sono una studentessa universitaria, di medicina (e quindi ho studiato una serie di nozioncine per dimenticarmele subito dopo aver passato lo stupido test d'ammissione), e mi sento tirata in ballo; e, mi dispiace per voi che leggete, mi interessa scrivere di me.
La mia vita nella scuola è stata segnata dalla scolarizzazione..e da mia madre che ha prodotto la mia scolarizzazione. Ma partiamo dall'inizio: ho imparato a leggere ed a scrivere all'età di 5 anni e mi ha insegnato mia nonna. "Putroppo" mi ha insegnato a leggere e basta, non è una nonna come il nonno del prof., che dire, peccato. I problemi sono venuti dopo quando la mia dolce mammina ha cominciato a farmi fare i temini in più oltre alla lezione delle maestre, a mandarmi a studiare dal nonno (diploma classico nel 1952) e soprattutto a svegliarmi chiedendomi: quanto fa 7 per 8? I risultati sono stati ottimi dal suo punto di vista: le maestre mi adoravano, e anche le prof alle medie, avevo ovviamente ottimi voti, ma passavo anche tutti i pomeriggi in casa a leggere e a guardare i documentari invece che andare a giocare fuori..attenzione però: non ero certo obbligata! Leggevo tanto perché mi piaceva e specialmente da molto piccola avevo tanta curiosità e smania di sapere tutto. Quando poi alle medie è cambiato tutto..perché dovevo smetterla di fare la Hermione Granger e cominciare ad inserirmi nella società, e perché la scuola media è uno schifo dove non impari davvro proprio niente..oltre alla scolarizzazione mi è rimasta ancora un po' di curiosità e voglia di imparare e..i bei voti che poi più avanti mi hanno fatto avere i miei 100/100 all'same di maturità! Insomma tutto questo discorso per dire la mia: sono d'accordo con il professore sul fatto che la scolarizzazione è più che ltro un intralcio all'apprendimento e mi sento in qualche modo una sopravvissuta, tuttavia mi sento di rimarcare il suo discorso sull'educazione familiare: secondo me non è la scuola con i suoi metodi obsoleti la principale responsabile della mancanza di education, a favore della scolarship, anche se sicuramente qualcosa di più si può fare.

2 commenti:

  1. Anche io sono per lo più d'accordo con iamarf sul fatto della scolarizzazione, però non credo sia un totale intralcio all'apprendimento.

    Cioè, io penso che la scolarizzazione, facendo i conti con la pratica, sia in qualche misura inevitabile - però penso anche che il sistema attuale sia ampiamente perfettibile, e con poco sforzo abbia ampi margini di miglioramento, di modo da implementare la quota di formazione e diminuire quella di scolarizzazione...

    Io al contrario di voi tendo a relegare in secondo piano l'educazione familiare! Non perché sia educazione di seconda qualità, ma perché in qualche modo la scuola ti obbliga a fare i conti con una realtà diversa da quella familiare. Secondo me l'educazione familiare dovrebbe affiancarsi a quella scolastica - non quella che ti scolarizza, ma scolastica nel senso che per ottenerla devi andare in un posto chiamato scuola con altra gente della tua età che ne sa come te, poco meno o poco più... Non scrivo altro, sennò il commento diventa troppo lungo!

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  2. la scolarizzazione è un mostro perché si propaga

    la famiglia dà un'educazione (si fa per dire, più che altro amministra la vita dei propri figli come un manager) scolarizzata perché i suoi componenti sono stati scolarizzati

    la scolarizzazione è la visione del mondo fatta pezzetti

    è l'applicazione del metodo riduzionistico alla vita

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